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Adenomectomia Prostatica Retzius Sparing Robot-Assistita (RASP)

 

Che cosa è la Adenomectomia Prostatica Robot-Assistita 

  • Intervento chirurgico robot-assistito indicato in presenza di ipertrofia prostatica benigna finalizzato alla rimozione dell’adenoma prostatico, il tessuto ingrossato della prostata che causa sintomi urinari ostruttivi.

  • Viene indicata soprattutto nei pazienti 

    • con prostate di grandi dimensioni (>150ml)

    • con complicanze associate

      • Stenosi uretrali recidive

      • Concomitanti diverticoli vescicali

      • Concomitanti calcoli vescicali

 

Vantaggi rispetto all'enucleazione endoscopica HoLEP/ThuLEP  

  • Garantisce una resezione completa anche in anatomie complesse o post-operatorie.

  • Minore rischio di estravasazione e perforazione capsulare: la dissezione robotica controllata preserva l’integrità della capsula prostatica.

  • Bypassa completamente l’uretra, evitando e minimizzando traumi in presenza di stenosi uretrali o interventi precedenti;

  • Meno rischio di febbre o batteriemia postoperatoria: l’accesso extrauretrale ed una coagulazione non necessità di irrigazione intra-operatoria ad alta pressione

  • Nessuna o minima necessità di irrigazione continua post-operatoria: la RASP riduce il rischio di complicanze legate ai sistemi di irrigazione ad alta pressione.

  • Ridotto rischio di ritenzione di coaguli e necessità di trazione del catetere: gestione più sicura dell’ematuria post-operatoria.

  • Riduce la curva di apprendimento e il rischio di complicanze come

    • incontinenza urinaria transitoria: preservazione dello sfintere urinario

    • stenosi uretrale o meatalica: la RASP bypassa l’uretra, evitando traumi da strumenti endoscopici.

    • contrattura del collo vescicale: la ricostruzione robotica precisa minimizza le complicanze tardive.

    • Sintomi irritativi urinari post-operatori più contenuti: il trauma uretrale e vescicale è minimizzato rispetto all’enucleazione endoscopica.

Vantaggi rispetto all'adenomectomia Open 

  • Riduce sanguinamento, necessità di trasfusioni, dolore post-operatorio e durata della degenza;

  • Permette una rimozione più precisa dei tessuti con minor traumatismo e recupero funzionale più rapido, minore rischio di incontinenza riducendo le trazioni dello sfintere

RASP e Approccio Retzius-Sparing 

  • Nessun abbassamento della vescica

  • Minore dissezione dei tessuti

  • Intervento più rapido

  • Trauma chirurgico ridotto

 

RASP e Trigonizzazione completa (360°) 

  • Annulla necessità di lavaggio continuo post-operatorio

  • Minore rischio di sanguinamento

  • Induce una cicatrizzazione anatomica e rapida riducendo i sintomi irritativi transitori (2-4 mesi) tra cui urgenza minzione e disuria (bruciore)

Dimissione dopo Adenomectomia Prostatica Robot-Assistita (RASP)

  • ​​La dimissione avviene solitamente dopo 2 giorni con catetere vescicale in sede

  • La rimozione dello stesso verrà pianificata a livello ambulatoriale a 4 e 7 giorni dall'intervento.

  • La rimozione del catetere non è dolorosa.

Consigli dopo Adenomectomia Prostatica Robot-Assistita (RASP)

Cosa fare e non fare nei primi giorno dopo l'intervento

  • La dimissione avviene solitamente dopo 2-3 giorni con catetere vescicale in sede

  • Riposo fisico: evitare sforzi per 30 giorni.

  • Attività sportiva: evitare sport da sella (es. ciclismo, spinning, equitazione) per almeno 60 giorni.

  • Idratazione: bere 1–1,5 litri di acqua al giorno (non eccedere).

  • Igiene personale: doccia veloce possibile fin da subito, con cerotti in sede (da sostituire subito dopo).

  • Medicazione:

    • Possibile rimuovere i cerotti dopo 2 giorni dall’intervento, sempre che non vi siano secrezioni attive, in tal caso rimedicare fino a completa guarigione

    • Disinfettare le ferite quotidianamente con Amukina Med per 7 giorni.

  • Punti di sutura: sono riassorbibili e cadranno spontaneamente entro 3–4 settimane.

  • Farmaci: in caso di dolore, assumere Paracetamolo 1000 mg (massimo 1 compressa ogni 8 ore).

  • Attività fisica leggera: effettuare passeggiate quotidiane.

  • Posizione seduta: tenere le gambe sollevate e alzarsi frequentemente.

  • Profilassi antitromboembolica: L'intervento robotico riduce il rischio di trombosi di 6 volte. tuttavia

    • Calze elastiche: indossare calze a compressione per 30 giorni dopo l’intervento.

    • Eparina a basso peso molecolare: non sempre necessaria, da valutare di caso in caso in base al rischio definito dalle linee guida europee

Gestione del catetere vescicale a domicilio

  • Portare sacca di raccolta del catetere "da gamba" diurna e sacca più capiente notturna

  • Igiene:
    • Detergere con bidet mattina e sera, inclusi pene e catetere.

    • Lavare accuratamente le mani prima e dopo aver toccato il catetere.

Possibili sintomi post-operatori (non preoccupanti) possibili nei primi 5 giorni

  • Perdite di urina tra il pene e il catetere: se fastidiose, è possibile utilizzare un pannolone fino alla rimozione.

  • Spasmi vescicali: forti dolori brevi (circa 1 minuto) con stimolo urinario intenso e possibili perdite tra pene e catetere.

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Contattare il medico in caso di:

  • Dolore addominale diffuso, anche nei quadranti alti.

  • Febbre superiore a 38.5°C accompagnata da brividi.

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Vantaggi della tecnica robotica nel nostro studio Europeo-Americano di confronto con tecnica Open

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