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Prostatectomia Radicale Robot-Assisitita

 

Che cosa è la Prostatectomia Radicale 

 

Prostatectomia radicale retropubica (OPEN o A CIELO APERTO)  

  • Incisione sotto-ombelico pubica 

 

Prostatectomia radicale laparoscopica 

  • La tecnica laparoscopica prevede l'insufflazione di gas (CO₂ – anidride carbonica) nella cavità addominale. Questa insufflazione è gestita da un sistema dedicato che regola automaticamente la pressione intra-addominale e consente un controllo preciso durante l’intervento.

  • 5 mini-incisioni addominali permettono di inserire il laparoscopio (video-camera) e diversi strumenti operativi

 

Prostatectomia radicale robot-assistita (ROBOTICA)

  • Eseguito sempre in tecnica laparoscopica, ma l'utilizzo del Robot daVinci (Intuitive Inc, California, US) permette di manipolare gli strumenti sempre in tecnica laparoscopica garantendo indubbi vantaggi per il paziente ed il chirurgo grazie ad una:

    • ​visione tridimensionale (3D) ad Alta Definizione (High-Definition HD 1080p) e magnificata (ingrandimento fino a 10x)

    • maggiore precisione, filtrazione del tremore umanoscalatura del movimento

    • maggiore ergonomicità: il churgo rimane seduto ad una speciale console

 

Preservazione dei nervi erettili 

  • Il robot daVinci permette una preciso e definito risparmio dei nervi erettili, fondamentali per una preservazione della capacità erettile ed unrapido recupero della continenza urinaria

  • I nervi, di destra e di sinistra, si distribuiscono come un amaca in un' area ben definita e posizionata esattamente al di sotto e lateralmente alla prostata. 

  • Un attenta valutazione dello stadio clinico e classificazione del rischio del cancro della prostata (Valore del PSA totale, localizzazione ed estensione della malattia, esame istologico bioptico) permette la pianificazione del risparmio di tali nervi. 

  • Ogni gruppo di nervi è considerato un unità a se stante ed esistono 4 livelli di preservazione:

    • 1 livello: preservazione massima (INTRAFASCIALE)

    • 2 livello: preservazione di circa il 95 % dei nervi (INTERFASCIALE)

    • 3 livello: preservazione di del 30-60% dei nervi (risparmio Parziale o SEMI-NERVE-SPARING)

    • 4 livello: completa resezione dei nervi (resezione allargata)

  • Lo studio personale eseguito presso Università Karolinska di Stoccolma (Svezia) mostra il vantaggio della tecnica robotica rispetto a quella tradizionale (open) sul recupero dell'attività sessuale a 3,12 e 24 mesi) 

Prasanna Sooriakumaran 1, Giovannalberto Pini 2, Tommy Nyberg 3, Maryam Derogar 4, Stefan Carlsson 3, Johan Stranne 5, Anders Bjartell 6, Jonas Hugosson 5, Gunnar Steineck 7, Peter N Wiklund 3 Erectile Function and Oncologic Outcomes Following Open Retropubic and Robot-assisted Radical Prostatectomy: Results from the LAParoscopic Prostatectomy Robot Open Trial

Eur Urol . 2018 Apr;73(4):618-627. doi: 10.1016/j.eururo.2017.08.015. Epub 2017 Sep 4.

Postazione chirurgica (console)

Postazione chirurgica (console)

Il chirurgo, fisicamente lontano dal paziente, è comodamente seduto ad un pannello di controllo. La console è dotata di 2 joystics e diversi comandi azionabili con i piedi.

Robot daVinci modello XI (Intuitive

Robot daVinci modello XI (Intuitive

Il robot è dotato di 4 braccia e non opera da solo ma replica esattamente i gesti eseguiti dal chirurgo alla console.

Visione e comandi.

Visione e comandi.

Lo schermo consente una visione tridimensionale (3D – alta definizione) ed ingrandita 6-10 volte. I comandi permettono maggiore precisione, azzerando il tremore naturale delle mani.

Robot assisted Radical Prostatectomy HOOD-Technique

Robot assisted Radical Prostatectomy HOOD-Technique

Dimissione dopo Prostatectomia Radicale Robot-Assistita (RARP)

​​La dimissione avviene solitamente dopo 2-3 giorni con catetere vescicale in sede

La rimozione dello stesso verrà pianificata a livello ambulatoriale a 4 e 7 giorni dall'intervento. La rimozione del catetere non è dolorosa.

Consigli dopo Prostatectomia Radicale Robot-Assistita (RARP)

Cosa fare e non fare nei primi giorno dopo l'intervento

  • La dimissione avviene solitamente dopo 2-3 giorni con catetere vescicale in sede

  • Riposo fisico: evitare sforzi per 30 giorni.

  • Attività sportiva: evitare sport da sella (es. ciclismo, spinning, equitazione) per almeno 60 giorni.

  • Idratazione: bere 1–1,5 litri di acqua al giorno (non eccedere).

  • Igiene personale: doccia veloce possibile fin da subito, con cerotti in sede (da sostituire dopo).

  • Medicazione:

    • Rimuovere i cerotti dopo 2 giorni dall’intervento.

    • Disinfettare le ferite quotidianamente con Amukina Med per 7 giorni.

  • Punti di sutura: sono riassorbibili e cadranno spontaneamente entro 3–4 settimane.

  • Farmaci: in caso di dolore, assumere Paracetamolo 1000 mg (massimo 1 compressa ogni 8 ore).

  • Attività fisica leggera: effettuare passeggiate quotidiane.

  • Posizione seduta: tenere le gambe sollevate e alzarsi frequentemente.

  • Calze elastiche: indossare calze a compressione per 30 giorni dopo l’intervento.

Gestione del catetere vescicale a domicilio

  • Portare sacca di raccolta del catetere "da gamba" diurna e sacca più capiente notturna

  • Igiene:
    • Detergere con bidet mattina e sera, inclusi pene e catetere.

    • Lavare accuratamente le mani prima e dopo aver toccato il catetere.

Possibili sintomi post-operatori (non preoccupanti) possibili nelle prime 2-3 settimane

  • Perdite di urina tra il pene e il catetere: se fastidiose, è possibile utilizzare un pannolone fino alla rimozione.

  • Spasmi vescicali: forti dolori brevi (circa 1 minuto) con stimolo urinario intenso e possibili perdite tra pene e catetere.

  • Fastidio perineale (zona tra scroto e ano), possibile per alcune settimane:

    • utile l’uso di una ciambella o seduta morbida.

  • Edema genitale (gonfiore di scroto e pene), anche marcato ma innocuo, possibile fino a 2 settimane:

    • applicare ghiaccio localmente per 15 minuti ogni ora,

    • indossare slip aderenti e sollevare i genitali quando sdraiato o seduto.

Contattare il medico in caso di:

  • Dolore addominale diffuso, anche nei quadranti alti.

  • Febbre superiore a 38.5°C accompagnata da brividi.

Recupero funzionale dopo l’intervento

Continenza urinaria

La casistica personale presenta una continenza precoce (assenza di perdite già alla rimozione del catetere)  nel 70% dei pazienti, ma il dato può variare in base all’età e alla possibilità di preservare strutture vicine alla prostata.

  • Continenza completa:

    • nel 95% dei pazienti entro 6 mesi

    • nel 100% dei pazienti entro 12 mesi

  • A 2–3 settimane dalla rimozione del catetere, è possibile iniziare un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico, utile per favorire il recupero della continenza urinaria. Questa riabilitazione viene eseguita da fisioterapisti specializzati.

Funzione sessuale

  • Se durante l’intervento è stato possibile effettuare un risparmio dei nervi erettili (in base alla posizione del tumore o dal desiderio del paziente), verrà avviato un programma di riabilitazione sessuale.

  • Questo programma include:

    • Assunzione di Tadalafil 20 mg (inibitori delle fosfodiesterasi) a giorni alterni per i primi 2-4 mesi (prescritto tramite piano terapeutico da vidimare presso la propria ASL/ATS)

    • Utilizzo del Vacuum Device (una volta raggiunta una buona continenza), per favorire l'afflusso sanguigno penieno e  mantenere in buono stato i corpi cavernosi

    • In caso di erezione non soddisfacente a 2–4 mesi dall'intervento, potrà essere eseguito un ecocolordoppler penieno dinamico, con eventuale addestramento all’autosomministrazione di farmaci intracavernosi (iniezione con ago sottile sul lato del pene).

  • Il recupero della funzione erettile può progredire fino a 24 mesi dopo l’intervento, a seconda dell’età, della funzione preoperatoria dalle patologie cardiovascolari pre-esistenti e del grado di risparmio nervoso ottenuto durante la chirurgia.

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Confronto recupero attività erettile

tecnica robotica (RARP)

e

tecnica open (RRP - tradizionale)

Netta differenza in vantaggio della tecnica robotica a 3, 12 e 24 mesi dall'operazione

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